April 21st, 2008

MI SONO ROTTA IL CAZZO.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Vivere a Napoli

MI SONO ROTTA IL CAZZO,
DI NAPOLI, DEI NAPOLETANI, DELLA MONNEZZA, DELLE VECCHIE DI MERDA CHE TI MALEDICONO E TI AUGURANO OGNI MALE POSSIBILE QUANDO TI VEDONO PASSEGGIARE COL CANE, DEGLI OPERATORI DELLA POSTE CHE TI TRATTANO UNA MERDA SOLO PERCHE’ SEI RAGAZZA, DEI COLLEGHI CON LA CAZZIMMA CHE SI CREDONO DELLE DIVINITA’ MA SONO DELLE MAPPINE, DI TUTTO, BASTA.

MI SONO ROTTA IL CAZZO DI VIVERE QUI.

April 17th, 2008

Dopo lo shock di lunedì.

Posted by Anneke in Citazioni, Vita vissuta, Vivere a Napoli

Dopo una litigata feroce sugli eventi post-elezioni con una collega all’università, una persona idiota e di destra (e a questo punto devo pensare che le due cose siano collegate), sono giunta ad una conclusione.

Secondo le ultime elezioni la Campania è prevalentemente di destra. Questo significa che più della metà delle persone che conosco o incontro giornalmente ha votato Berlusconi. E questa è una cosa che mi inquieta non poco. Eppure le uniche persone di destra che conosco posso contarle sulle dita della mia mano. Questo cosa significa?

1) Abito nell’ultimo, o quasi, covo di comunisti (o perlomeno di simpatizzanti del centro-sinistra) rimasto nel mio paese?
2) Seleziono inconsciamente le mie amicizie - o almeno conoscenze - in base al loro credo politico ?
3) Ci sono tra le mie conoscenze persone di destra in incognito? Masochiste, per giunta?

Non so dare risposta a queste domande, per il momento sono profondamente delusa in generale da quello che è successo… ma aspetto lo svolgersi degli eventi, così come l’aspettava questo signore qui:

Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L’immunità che si ottiene col vaccino. (Indro Montanelli, 26 marzo 2001)

Evidentemente gli Italiani sono così idioti da aver bisogno di un’altra dose di vaccino.

February 3rd, 2008

Maledetti

Posted by Anneke in Vita vissuta, Animali, Vivere a Napoli

Io odio, odio, ODIO con tutta me stessa gli idioti che ti guardano storto se porti il cane a spasso.

Ma odio ancor di più, un odio che sconfina nella voglia di compiere qualche omicidio e nell’augurio di vedere questa feccia soffrire le pene dell’inferno, le persone che si lamentano e mi minacciano quando Leni fa i bisognini a terra, soprattutto alla luce del fatto che io cammino con palettina e raccolgo SEMPRE tutto.

E’ mai possibile che debba mettermi a girare con il cellulare in tasca anche per passeggiate di 10 minuti, per essere pronta a chiamare i carabinieri in caso di problemi vari?!?

Maledetti schifosi di compaesani.

January 14th, 2008

Incontro al vertice

Posted by Anneke in Vita vissuta, Vivere a Napoli

Si, lo so, questo blog sta diventando monotematico, ma l’alternativa in questo periodo sarebbe parlare degli esami imminenti, quindi…

(comunque meglio gatti che zoccole, intendiamoci)

January 8th, 2008

Eau de munnezz’ 2

Avrei dovuto tornare all’Università ieri ma la Preside ha bloccato i corsi a causa dell’emergenza rifiuti. Probabilmente chiuderanno anche le scuole del mio paese, vista la situazione. Io continuo a vergognarmi immensamente.

November 11th, 2007

Eau de munnezz’

Posted by Anneke in Vita vissuta, Foto, Vivere a Napoli

Quel che vedo affacciandomi al balcone della cucina.

Ieri:
Spazzatura 10.11.07
Oggi:
Spazzatura 11.11.07

Pensierino della giornata: Che schifo.

August 11th, 2007

Un breve collegamento da queste parti.

Posted by Anneke in Vita vissuta, Zanzare, Vivere a Napoli

Qui provincia di Napoli.

Situazioni rifiuti incerta, che procede tra alti e bassi. Per il momento, per fortuna, siamo nella fase “alti”, ergo non si vedono strade chiuse dall’immondizia e collinette di adorabili cumuli di spazzatura.

In compenso nelle due scorse notti tutta la cittadinanza ha rischiato un’intossicazione a causa di strani incendi di sostanze non meglio identificabili avvenuti in luoghi vicini ma ignoti. I compaesani, noti per il loro essere ottimisti, sospettano di materiali poco legali, ma soprattutto poco salutari.

Fonti certe rivelano, inoltre, che negli ultimi giorni la stessa popolazione ha dovuto affrontare un’invasione di una nuova specie di zanzara, che ha ormai soppiantato la vecchia zanzara-tigre, la “zanzara-zampogna”, chiamata così per la dimensione anomala dell’animale.

Ciò significa che, quando non si riesce a dormire per la puzza micidiale, non si dorme a causa delle zanzare che si divertono ad avvicinarsi all’orecchio del povero malcapitato per rendere nota la loro presenza.

In attesa di altri guai,

passo e chiudo.

May 16th, 2007

“Volontariare” a Napoli, che l’utopia (non) abbia inizio

La settimana scorsa sono andata al comitato di Napoli di Telefono Azzurro, visto che avevo saputo, tramite Università, che erano in cerca di volontari. Mi faceva piacere dare una mano, e poi si, insomma, più sto con la mente impegnata e meno faccio trip mentali.

Ad ogni modo, già arrivata al centro ero un attimino “sfatta”, perchè sono dovuta andare in metropolitana e il tratto che va da P.zza Garibaldi a P.zza Dante non era pieno, era STRACOLMO di persone. C’era così poca aria respirabile che ho avuto per qualche attimo la certezza che stavo per svenire. Vabbuò.

Arrivata a destinazione inizia la parte migliore, cioè la presa di coscienza del posto in cui ero finita.

L’appuntamento del colloquio era alle 16.00.
L’addetta ai colloqui è venuta dopo le 17.00.
Io ho fatto il colloquio alle 19.00.
Ci hanno fatto sloggiare alle 19.02.

Nelle tre ore di attesa ho dovuto sopportare, oltre alla noia mortale:
- La coordinatrice che parlava al telefono e sembrava divertirsi molto;
- La coordinatrice che si divertiva con i volontari e faceva battute su cose a me ignote;
- La coordinatrice che si sfogava con altri volontari, che denunciava lo schifo di questo posto, il fatto che nessuno faceva niente e che faceva tutto lei, e che a settembre sarebbe andata via.
- Un volontario semi-idiota che, se gli chiedevi tipo: “Si ma che giorno è oggi?”, ti rispondeva: “I promessi sposi sono un’opera famosa”.
- Una coppia di anziani che avevano scritto una commedia sul telefono azzurro e si gasavano aBBestia. Mah.

Il colloquio è durato circa 2 minuti, di cui 1 minuto e mezzo è servito per compilare una scheda che chiedeva semplici generalità. Alla fine è finito tutto con un mio “vabbè ti faccio sapere”. E pensare che io pensavo che avrebbero dovuto dire loro a me, ’sta frase…

Sono rimasta sconvolta dalla mancanza di professionalità e dalla disorganizzazione. Ma d’altronde siamo a Napoli, che mi aspettavo?

Ad ogni modo, dubito che quei tizi rivedranno la mia faccia di nuovo.