April 22nd, 2009

Non parlare.

Posted by Anneke in Canzoni, Vita vissuta, Video

Il video dice “non parlare”. Ed io non parlo, lascio parlare gli altri.
Sto già facendo abbastanza fatica a non morire dentro del tutto, d’altronde…

You and me
We used to be together
Everyday together always
I really feel
That I’m losing my best friend
I can’t believe
This could be the end
It looks as though you’re letting go
And if it’s real
Well I don’t want to know

Don’t speak
I know just what you’re saying
So please stop explaining
Don’t tell me cause it hurts
Don’t speak
I know what you’re thinking
I don’t need your reasons
Don’t tell me cause it hurts

Our memories
Well, they can be inviting
But some are altogether
Mighty frightening
As we die, both you and I
With my head in my hands
I sit and cry

Don’t speak
I know just what you’re saying
So please stop explaining
Don’t tell me cause it hurts (no, no, no)
Don’t speak
I know what you’re thinking
I don’t need your reasons
Don’t tell me cause it hurts

It’s all ending
I gotta stop pretending who we are…
You and me I can see us dying…are we?

Don’t speak
I know just what you’re saying
So please stop explaining
Don’t tell me cause it hurts (no, no, no)
Don’t speak
I know what you’re thinking
I don’t need your reasons
Don’t tell me cause it hurts
Don’t tell me cause it hurts!
I know what you’re saying
So please stop explaining

Don’t speak,
don’t speak,
don’t speak,
oh I know what you’re thinking
And I don’t need your reasons
I know you’re good,
I know you’re good,
I know you’re real good
Oh, la la la la la la La la la la la la
Don’t, Don’t, uh-huh Hush, hush darlin’
Hush, hush darlin’ Hush, hush
don’t tell me tell me cause it hurts
Hush, hush darlin’ Hush, hush darlin’
Hush, hush don’t tell me tell me cause it hurts

April 16th, 2009

Senza titolo

Posted by Anneke in Citazioni, Vita vissuta, Brevi

“Gesù Cristo mi guarda là dal muro ma la sua faccia è fredda come pietra, e se mi ama come lei dice, perchè mi sento così sola e infelice?”

Carrie, Shephen King

April 2nd, 2009

Da grande voglio diventare un giovane gambero.

Posted by Anneke in Citazioni, Vita vissuta

“IL GIOVANE GAMBERO”

Un giovane gambero pensò: - Perché nelle mia famiglia tutti camminano all’indietro? Voglio imparare a camminare in avanti, come le rane, e mi caschi la coda se non ci riesco. –
Cominciò a esercitarsi di nascosto, tra i sassi del ruscello natio, e i primi giorni l’impresa gli costava moltissima fatica: Urtava dappertutto, si ammaccava la corazza e si schiacciava una zampa con l’altra. Ma un po’ alla volta le cose andarono meglio, perché tutto si può imparare, se si vuole.
Quando fu ben sicuro di sé, si presentò alla sua famiglia e disse: - State a vedere.- E fece una magnifica corsetta in avanti.
- Figlio mio,- scoppiò a piangere la madre, - ti ha dato di volta il cervello? Torna in te, cammina come i tuoi fratelli che ti vogliono tanto bene.
- I suoi fratelli però non facevano che sghignazzare.
Il padre lo stette a guardare severamente per un pezzo, poi disse : - Basta così. Se vuoi restare con noi, cammina come gli altri gamberi. Se vuoi fare di testa tua , il ruscello è grande : vattene e non tornare più indietro.-
Il bravo gamberetto voleva bene ai suoi, ma era troppo sicuro di essere nel giusto per avere dei dubbi: abbracciò la madre, salutò il padre e i fratelli e si avviò per il mondo.
Il suo passaggio destò subito la sorpresa di un crocchio di rane che da brave comari si erano radunate a far quattro chiacchiere intorno a una foglia di ninfea.
- Il mondo va a rovescio, - disse una rana, - guardate quel gambero e datemi torto, se potete.-
- Non c’è più rispetto, - disse un’altra rana.
- Ohibò ohibò, -disse un terza.
Ma il gamberetto proseguì diritto, è proprio il caso di dirlo, per la sua strada. A un certo punto si sentì chiamare da un vecchio gamberone dall’espressione malinconica che se ne stava tutto solo accanto ad un sasso. – Buon giorno, - disse il giovane gambero.
Il vecchio lo osservò a lungo, poi disse: - Cosa credi di fare? Anch’io, quando ero giovane, pensavo di insegnare ai gamberi a camminare in avanti. Ed ecco cosa ci ho guadagnato: vivo tutto solo, e la gente si mozzerebbe la lingua, piuttosto che rivolgermi la parola: Fin che sei in tempo, da’ retta a me: rassegnati a fare come gli altri e un giorno mi ringrazierai del consiglio.-
Il giovane gambero non sapeva cosa rispondere e stette zitto. Ma dentro di sé pensava:
- Ho ragione io.-
E salutato gentilmente il vecchio riprese fieramente il suo cammino.
Andrà lontano? Farà fortuna? Raddrizzerà tutte le cose storte di questo mondo? Noi non lo sappiamo, perché egli sta ancora marciando con il coraggio e la decisione del primo giorno. Possiamo solo augurargli, di tutto cuore: - Buon viaggio! –

(Gianni Rodari)