Il tour de force.
Il mio metodo di studio è il tour de force finale.
Per tour de force finale intendo finire il 70% del programma rimanente e ripetere il 30% di programma che hai fatto settimane, se non mesi fa e che ormai hai gettato nei meandri più profondi della memoria.
Il limite più grande di questo “metodo”, che forse più che metodo dovrebbe chiamarsi “strategia di sopravvivenza”, è che dopo l’esame cado in uno stato catatonico e ci metto minimo due giorni a riprendermi. Studiare 24 ore su 24 (ok, ho detto una bugia: le ore sono 21) negli ultimi giorni mi causa uno scombussolamento del ritmo sonno-veglia pazzesco, e per rimediare ci vuole solo tempo e sonno.
Poi c’è la questione dell’ansia. In tutte le persone normali l’ansia cala immediatamente dopo l’esame, com’è giusto che sia: a me no. Io resto impaurita anche dopo diverse ore, vivo in uno stato di puro frastornamento e non faccio altro che pensare: “ma sto dormendo e sto sognando oppure l’esame l’ho superato davvero?” e ho il terrore che succeda qualcosa e che mi dicano che gli sforzi che ho fatto sono stati vani.
Mi ci vorrebbe più costanza, forse non mi ridurrei puntualmente in stati psicofisici al limite della patologia psichiatrica…