La recita inconscia.
Tutti in scena!
E’ tutto pronto, tutti gli attori sono dietro le quinte in attesa di mettere piede sul palco, e la regista è isterica al punto giusto.
Tu ti guardi intorno, basita, cercando di capire quello che sta succedendo. Perchè sai, lo sai benissimo, che la parte della protagonista femminile è tua, ma non ti ricordi neanche una virgola di quello che devi recitare. Cavolo, non ti ricordi neanche il titolo dell’opera! Chiedi lumi alla regista, lei non ti considera, presa com’è dai preparativi. Non c’è neanche il tempo di andare nel panico, perchè la recita è già cominciata, e tra qualche secondo tocca a te.
Nel momento in cui ti tocca recitare, esiti appena, ma non puoi rifiutarti di salire sul palco. Meglio fare una figuraccia totale personale, fare da caprio espiatorio, che bloccare la recita e far fare una brutta figura a tutta la compagnia.
Sul palco avviene il miracolo. Sebbene coscientemente non ricordi ancora nulla, riesci ad andare a braccio, a mo’ di trance, come se inconsciamente il tuo corpo sapesse cosa dire o fare in quella situazione, come se fosse abituato a quella recita, già provata tante volte.
Non vedi neanche il pubblico, il pensiero che possa essere lì a quel punto, ormai, non ti sfiora più. La tua mente non fa che urlare: “diavolo, non riesco a ricordare niente”, mentre tu in qualche maniera te la cavi, e anche in maniera discreta, visto che l’altro protagonista non sembra accorgersi di quello che sta succedendo. A titolo informativo, tra un atto e l’altro chiedi alla regista il riassunto generale della scena, come a prepararti psicologicamente a quello che dovresti fare.
Solo in una scena una comparsa, un salumiere (?), è l’unico a guardarti storto, come se avesse capito tutto e che sei un’impostora. E tu lo guardi, sentendoti quasi in colpa per un qualcosa che non hai commesso.
E’ un sogno di qualche giorno fa. Non sapevo neanche se inserirlo, ma dovevo staccare un attimo dallo studio. Sto impazzendo. Sto impazzendo sul serio.